Dal 24 luglio è disponibile, in un’edizione limitata di sole 300 bottiglie champagnotte, la nuova birra, definita ‘brutta, cattiva e indisciplinata’ dai titolari del birrificio oristanese.

Birra Puddu, azienda di Oristano nata nel 2021 da un progetto di recupero di un marchio fondato nel 1962 che ha operato per diversi anni in tutta la Sardegna, arricchisce la sua produzione con Birraccia, una birra a fermentazione naturale, ottenuta con l’aggiunta del mosto di Vernaccia di Oristano.

La Birraccia è prodotta con una base di malto pils e frumento con aggiunta di mosto di vernaccia frutto della vendemmia 2022, ricevuto dalla Cantina della Vernaccia, la cooperativa del territorio. La fermentazione è indotta da una madre acida di proprietà del birrificio. Dopo una vigorosa fermentazione primaria la birra passa tre mesi di affinamento sotto un velo di brettanomyces che ne evolve il profilo sensoriale consumando gli ultimi zuccheri residui. Il ciclo si conclude con una rifermentazione in bottiglia seguita da una lunga maturazione in vetro.

È una birra che, come avviene per il vino, può essere bevuta subito o tenuta in cantina ad affinare ancora di più, visto che non ha di certo paura di invecchiare. Appartiene alla categoria delle Sour Iga. Sour perché la fermentazione è spontanea, non indotta da lieviti selezionati. Iga (Italian Grape Ale) perché incontra il mondo del vino.

“Siamo molto soddisfatti – dice Mauro Fanari, mastro birraio – Questo è un progetto numero 0, ma siamo dell’idea di proseguire negli anni, magari attivando una collaborazione anno dopo anno con tutte le cantine che producono Vernaccia di Oristano”.

Gli fa eco Fabio Porcu, braccio destro di Mauro in produzione: “Come per le altre birre non abbiamo lasciato nulla al caso e abbiamo curato i dettagli: in questo caso abbiamo scelto una bottiglia di spumante, versione da 375, e abbiamo completato la tappatura con la gommalacca.”

Il commento organolettico arriva da Giuseppe Carrus, terzo socio e assaggiatore di vino di professione: “Il legame col vino si sente eccome, la bollicina, per la sua finezza, ci riporta a un metodo classico e anche i profumi ricordano i vini bianchi: si parte con le sensazioni agrumate per arrivare alle nuances di frutto esotico, ananas in particolare. La bocca lascia sorpresi perché qui la Vernaccia di fa sentire: la sapidità è disarmante, l’acidità è molto dosata, è una sour dall’animo gentile. È la freschezza che emerge di più. Una birra da bere e da ribere, nonostante la sua gradazione, sopra i 7 gradi, perfettamente integrati.”

Birra Puddu nasce dalla volontà di Mauro Fanari, Fabio Porcu e Giuseppe Carrus, prima amici e ora soci, di recuperare il marchio di piccola azienda produttrice di birre e bibite gassate fondato 1962 dalla famiglia Puddu di Oristano, per creare un birrificio artigianale di alta qualità. Nel 2021 l’attività riprende la produzione brassicola con la linea Artigianale Popolare, di cui fanno parte cinque etichette: una Golden Ale, una India Pale Ale, una Porter, una Saison e una Bitter. A queste si è aggiunta proprio due mesi fa la PerMé, birra leggermente alcolica (1.6 gradi), senza glutine e bassa carbonazione. Inoltre, a dicembre 2021 e 2022, è uscita la D’Inverno, una Winter Ale da meditazione e capace di invecchiare molto bene. Ora è il turno di una birra che ha incontrato il mondo del vino e, vista l’ubicazione del birrificio, non poteva che trattarsi della Vernaccia di Oristano. Birraccia è disponibile sul mercato da lunedì 24 luglio in edizione limitata, in quanto ne state prodotto solamente 300 bottiglie champagnotte dal formato di 37,5 centilitri.