Niente a che vedere con le sostanze psicotrope, nonostante il titolo. Ma c’entra un evento, forse il più sano e meglio organizzato nel folto panorama enogastronomico nazionale, e la sua capacità di proporre ancora piccole perle. Stiamo parlando del Merano Wine Festival e di un piacevole incontro che ci è capitato di fare nello spazio dedicato alla gastronomia, Culinaria. È qui che abbiamo conosciuto Enrico Zallot e Stefania Miotto (nella foto), una coppia di Feltrini trasferiti in Olanda dove stanno lavorando per un’azienda di floricoltura di erbe aromatiche. Si chiama Koppert Cress, Architecture Aromatique e presenta una quanto mai ampia selezione di erbette e fiori che altrimenti si potrebbero difficilmente trovare in commercio.
Offrono talvolta profumi, molto più frequentemente sapori: netti, evocativi, quasi sempre inattesi. Proposti dalla signora Miotto in un interessante viaggio aromatico diventano un’anticipazione esaltante di quanto, poste nelle mani di un bravo chef, queste erbette possano offrire al cliente esigente di un ristorante.
L’esperienza più sorprendente la offrono le Oyster Leaves, foglie che ripropongono esattamente l’aroma dell’ostrica. Quella più destabilizzante i fiori di Sechuan Button, un’esplosione in bocca che minaccia di portasi con sé tutte le papille gustative, salvo renderle al legittimo proprietario qualche minuto dopo.
Complimenti a questi italo-olandesi per l’iniziativa e grazie al Merano per avercela proposta.