La prima edizione dell’evento dedicato al vino buono pulito e giusto prende il via domenica 27 marzo a BolognaFiere

Slow Food ha scelto 542 realtà, tra cantine biologiche e sostenibili, aziende agricole e vignaioli innovativi dall’Italia e dal mondo, che parteciperanno da domenica 27 a martedì 29 marzo 2022 alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair. Per i partecipanti ci saranno numerosi momenti di incontro e condivisione: tra conferenze, degustazioni e 9 imperdibili masterclass, Saranno molte le occasioni per discutere con gli esperti del settore sul mondo vitivinicolo, le sue sfide e le sue opportunità.
Oltre a numerosi produttori italiani inoltre, nei padiglioni 15 e 20 saranno presenti anche 63 produttori internazionali provenienti da ben 18 Paesi: la presenza di queste cantine non può che contribuire all’unicità dell’evento. Giancarlo Gariglio, coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition, sottolinea infatti che “si tratta di aziende di piccole e medie dimensioni che nella maggior parte dei casi non sono nemmeno distribuite in Italia. Un’occasione irripetibile quindi sia per i professionisti che potranno selezionarle sia per il pubblico che potrà assaggiare etichette in gran parte mai assaggiate in Italia, e addirittura in Europa”.
Sana Slow Wine Fair rappresenta un evento che offre ai partecipanti la possibilità di trovare in un solo luogo il meglio della produzione artigianale e sostenibile italiana e internazionale. Più della metà degli espositori, infatti, ha una certificazione biologica o biodinamica o presenta etichette certificate. Segnale fortissimo perché, come evidenziano i dati del Report Wine Monitor Nomisma, il mercato del vino bio è in grande crescita, con un incremento dei consumi in Italia del 60% negli ultimi tre anni. Anche la produzione vitivinicoltura biologica registra numeri positivi. Dai dati Sinab Italia, con 117.378 ettari di vite bio, il nostro Paese conta un’incidenza sulla superficie vitata complessiva di oltre il 19%, la più alta in Europa e nel mondo. Negli ultimi 10 anni la produzione di vino biologico è aumentata quasi del 110% a testimonianza di una maggiore sensibilità dei consumatori verso prodotti di qualità, sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
“Il vino biologico” afferma Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio “conferma il suo ruolo centrale all’interno del processo di transizione ecologica verso un’agricoltura sempre più sostenibile. I tre pilastri del Manifesto Slow Food per il vino buono pulito e giusto – sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne – sottoscritto anche da FederBio, contraddistinguono il vino biologico insieme al valore dell’identità territoriale delle denominazioni d’origine del nostro Paese con l’unico logo certificato dall’Unione Europea che premia il lavoro di tanti viticoltori”.
La manifestazione, aperta virtualmente da una serie di convegni online – sempre disponibili sul sito della manifestazione – prende il via ufficialmente domenica 27 marzo alle 9.00 con la plenaria di apertura della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che unisce i protagonisti del mondo del vino. Dopo i saluti delle autorità, apre la plenaria Giancarlo Gariglio, seguono il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che illustra gli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sull’enogastronomia, Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, che interviene sulla transizione ecologica e sul ruolo dell’agricoltura, e il presidente di Libera Don Luigi Ciotti che introduce il tema sempre attuale del rapporto tra produzione agricola e legalità.
La fiera è stata organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, con il supporto di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.