È così da pazzi pensare di avvicinare un vino del territorio come il Durello a etichette blasonate di Champagne e Franciacorta?
Ce lo siamo chiesti in una interessante serata organizzata per l’Azienda Agricola Marcato, in collaborazione con il Consorzio tutela vino Lessini Durello. Una degustazione che ha messo a confronto bollicine d’Oltralpe e metodi classici italiani, che non voleva stilare classifiche o determinare vincitori quanto piuttosto sottolineare differenze di stile e di territorialità. L’autoctono veronese è stato inserito in un percorso che partendo dal Franciacorta arrivava a prestigiose etichette di Champagne. Il Durello 36 mesi metodo classico e il Lessini Durello AR, a detta dei molti presenti (giornalisti enogastronomici, enologi, degustatori) si sono ben difesi, risultando dei vini di carattere, severi, a tratti nervosi, in grado di esprimersi nella verticalità.
Questo vino, nelle sue diverse espressioni, ha dimostrato negli anni di raggiungere equilibrio ed eleganza senza nulla invidiare ai francesi, pur mantenendo un’impronta territoriale riconoscibile e franca. Il territorio della Lessinia, tra le province di Verona e Vicenza, è segnato da suoli di origine vulcanica, caratterizzati da una marcata sapidità minerale. “La vera sfida – confida Gianni Tessari, dal 2013 alla guida della società agricola Marcato – per un vino ancora poco noto come il Durello è quella di portare il consumatore ad assaggiarlo per la prima volta. Siamo sicuri che poi continuerà a chiederlo, spesso sostituendo altre bollicine più blasonate”.