Anche quest’anno è tornato Vinitaly. Un evento che raccoglie sempre tante novità nel mondo del vino. Qui quello che abbiamo visto noi, un piccolo riassunto in cinque punti.

FIVI
La FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, è tornata a Vinitaly con una presenza più che raddoppiata. Quest’anno i vignaioli indipendenti erano 116 in un’area espositiva dedicata di 640 metri quadri. Lo scorso anno erano 53 produttori in 288 metri. Come nella passata edizione, lo spazio FIVI si trovava all’interno del Padiglione 8, che quest’anno ospitava anche le aree VinitalyBio e ViViT creando un percorso tra produttori che condividono valori di trasparenza, autenticità e individualità.

CONSORZIO VINI COLLI BERICI E VICENZA
Uno spazio, quello del Consorzio, che ricordava una moderna osteria in cui poter degustare tutta la produzione delle aree DOC Colli Berici e Vicenza: i grandi rossi ottenuti da uve Cabernet, Merlot, Carmenere e Tai Rosso, per i quali il territorio è riconosciuto e premiato, ma anche i vini bianchi (da uve Garganega e vitigni internazionali) e gli spumanti che contribuiscono a completare l’immagine di un territorio vasto, complesso e dalle varie anime. Una degustazione particolare: Il Tai Rosso tra i Grenaches du Monde nel quale i Tai Rosso dei Colli Berici si sono affiancati a vini francesi e spagnoli prodotti con uve Grenache.

PUNTOZERO
Per questa azienda era la prima volta a Vinitaly con una gamma di cinque vini firmati dall’enologo Celestino Gaspari.
Un solo bianco da uve Pinot Bianco (Trasparenza) e quattro rossi da uve Cabernet Sauvignon (Idea), Merlot e Cabernet (Dimezzo), Merlot (Punto) e Syrah (Virgola). Eleganza e vigore si incontrano con una perfetta sintesi in questi vini. L’uso dell’appassimento per le uve Merlot e Syrah, con tecniche del tutto simili a quelle usate in Valpolicella, li collocano immediatamente tra i grandi vini rossi della regione.

LE MORETTE
L’azienda di Peschiera del Garda (Verona) ha presentato le nuove annate dei suoi Lugana. Si potranno così conoscere Lugana Mandolara e Lugana Benedictus della fortunata vendemmia 2015 e la seconda annata del Lugana Riserva, vendemmia 2012.
Per presentarli al meglio l’azienda della famiglia Zenato ha deciso di abbinarli a tre ricette del patrimonio gastronomico gardesano ormai dimenticate. Fedele al motto “Lugana. Dalle Origini”, con cui si è fatta interprete della valorizzazione della
varietà Turbiana, Le Morette ha condotto altrettanta ricerca in campo gastronomico e con lo chef Davide Bovo proporrà ai suoi ospiti (su invito) ogni giorno un piatto “delle origini” abbinato ad uno dei suoi vini.

CONSORZIO OLIO GARDA DOP
Vinitaly è anche Sol. Un’area della fiera dove, per i quattro giorni, sono statu presenti i produttori associati del consorzio gardesano per proporre un assaggio di Olio Garda DOP e, in particolare, un momento di show cooking con le carni di Bruno Bassetto, famoso bècher trevigiano, e l’olio del Garda.

Non ci resta che attendere l’edizione 2017.